Caccia All'Anima - Sessioni individuali

Descrizione del servizio

"Caccia all'Anima" è una sessione di viaggio sciamanico dedicata al recupero di parti di noi che, in seguito a traumi, shock emotivi o periodi prolungati di stress, si sono allontanate per proteggerci. Non è una ricerca mentale, ma un’esperienza simbolica e profonda in cui il mondo non ordinario diventa lo spazio in cui rintracciare e invitare a tornare quelle qualità di vitalità, fiducia e presenza che abbiamo temporaneamente perso di vista. Accompagnato dal ritmo costante del tamburo, entriamo in uno stato di coscienza espanso ma lucido, in cui possiamo incontrare alleati, immagini e luoghi interiori che ci mostrano dove e quando abbiamo lasciato indietro pezzi importanti della nostra anima. In questo contesto, la “caccia” non è uno sforzo di conquista, ma un atto di amore: andare a cercare ciò che manca, ascoltarlo, comprenderne il bisogno e creare le condizioni perché possa rientrare dolcemente nella nostra vita. Lo scopo principale di "Caccia all'Anima" è favorire una sensazione di maggiore interezza. Quando una parte torna, spesso emergono nuove energie: più radicamento nel corpo, maggiore capacità di dire di sì e di no, più creatività, desiderio di vivere. A volte porta anche chiarezza rispetto a schemi ripetitivi, relazioni faticose, blocchi che sembravano “inspiegabili”. L’esperienza non cancella il passato, ma permette di cambiare il modo in cui lo abitiamo oggi. Nel contesto moderno, questo tipo di lavoro può integrarsi con percorsi di psicoterapia o lavoro sul trauma, portando un linguaggio simbolico e rituale che aiuta il corpo e l’immaginazione a partecipare al processo di guarigione. Non sostituisce un percorso clinico quando necessario, ma può affiancarlo, offrendo uno spazio protetto in cui ascoltare in profondità ciò che la nostra anima sta chiedendo. "Caccia all'Anima" è indicata per chi si sente “spento”, svuotato, fuori posto, o ha la sensazione di non essere più tornato quello di prima dopo un evento difficile. È aperta a chi sente il richiamo di un lavoro più sottile e sacro su di sé, senza bisogno di aderire a una tradizione religiosa specifica. In sintesi, non si tratta di diventare “qualcun altro”, ma di riprendersi il diritto di essere pienamente sé stessi, con tutte le parti finalmente invitate a tornare a casa. È un invito a tornare interi e presenti, in ascolto di ciò che ci guida.